| Eccovi un altro pezzetto
Gli Anziani e gli angeli bianchi erano in subbuglio: quando arrivò, Chris notò che c’erano almeno una cinquantina di persone e la cosa era abbastanza insolita; sembravano tutti molto preoccupati. Si guardò intorno alla ricerca di qualche volto familiare e, non trovandone, chiamò Leo: un istante dopo, suo padre fu accanto a lui. -Che sta succedendo?- chiese Chris, che non lo vedeva da quando Piper era rimasta incinta. -Sembra che qualcuna stia dando la caccia agli angeli bianchi- rispose Leo. -Cosa?-. -Nelle ultime due settimane ne abbiamo persi cinque, uno proprio stamattina-. -Sapete chi è?-. -Sappiamo solo che è un angelo nero: un paio di streghe hanno assistito alla morte dei loro angeli bianchi e hanno descritto un uomo vestito di nero con una balestra, ma non hanno saputo dire di più-. -Com’è riuscito a mettere fuori gioco delle streghe?-. -Non lo sappiamo- intervenne un altro Anziano di nome Peter. –E finchè non scopriremo qualcosa di più vorremmo che tutti gli angeli bianchi restassero qui- continuò Leo. -Stai scherzando, vero?- protestò Chris. -Ho l’aria di uno che scherza?- rispose serio Leo. -Non ho nessuna intenzione di rimanere qui a far niente! E poi, se questo tizia cerca gli angeli bianchi anche Paige è in pericolo: devo avvisarla-. -Paige non è ancora un angelo a tutti gli effetti, non le abbiamo ancora affidato nessuno: non dovrebbe essere in pericolo per ora- disse Peter. -Ovviamente il condizionale vuole dire che non ne sei sicuro- protestò ancora Chris. -Faremo venire qui anche lei-. -Non accetterà mai, specie ora che Piper è incinta-. -Chris, per favore, ascoltami per una volta- intervenne Leo –Finchè non scopriremo come affrontare questa minaccia è pericoloso farsi vedere in giro-. -Ho imparato a badare a me stesso molto tempo fa, grazie!- replicò in tono pungente –Sono una strega per metà! Se tu vuoi nasconderti qui fa pure, ma io torno giù!- concluse, e orbitò via. -Chris!- lo chiamò Leo, inutilmente. Alzò gli occhi al cielo e sospirò: -Che devo fare con lui?- chiese rivolto a Peter. -Non ne ho idea: è incosciente come lo eri tu- rispose lui. -E’ proprio questo che mi preoccupa- replicò prima di seguire il figlio.
Chris e Leo informarono le sorelle di quanto stava succedendo e, come previsto, Paige si rifiutò a sua volta di nascondersi dagli Anziani; Leo le fece allora promettere di non orbitare almeno che non fosse assolutamente necessario, così sarebbe stato più difficile individuarla. -Quanti sono gli angeli bianchi rimasti qui?- chiese Piper. -Una decina, compresi tuo figlio e tua sorella- replicò Leo. -Non possiamo lasciare da sole tutte le streghe: dobbiamo dividercele fra quelli che sono rimasti- disse Chris. -Mi sentirei più tranquilla se tu restassi con gli Anziani- disse Piper –E anche tu- aggiunge poi rivolta a Paige. -Neanche per sogno- replicarono i due in coro. -Paige, tu occupati delle tue sorelle: noi penseremo alle altre streghe-. -Dovresti portare via Wyatt- disse Chris. -Lo farò-. -Io vado a vedere se sul Libro delle Ombre c’è qualcosa che può aiutarci a scoprire chi è questo angelo nero- intervenne Phoebe. -Vengo con te- disse Paige –Magari posso preparare una pozione-. Mentre le due sorelle salivano in soffitta, Leo prese Wyatt e si apprestò ad andarsene. -Sicuro di non voler venire?- chiese rivolto a Chris. -Sicurissimo-.
Gli angeli bianchi ricevettero però l’ordine di presentarsi dagli anziani almeno ogni due giorni, per accertarsi che fossero al sicuro e per scambiarsi informazioni sulla situazione. Nel mezzo di uno di questi incontri, un angelo di nome Jack piombò sulle nuvole all’improvviso, crollando sul pavimento, ferito. -Jack! Che è successo?- chiese Leo sopraggiungendo insieme a Chris e ad altri anziani. -Un angelo nero mi ha attaccato- spiegò ansimando –Credo sia lui-. -Come ti ha trovato?- chiese ancora Leo mentre un Anziano lo curava. -Ha imitato la voce di una delle mie protette e mi ha attirato in una trappola! Ha detto che ci ucciderà tutti-. -Che aspetto aveva?- chiese Peter. Jack lo descrisse come meglio potè, poi esclamò preoccupato: -Vi prego, dovete aiutare Carol: potrebbe essere in pericolo!-. -Chi è?- intervenne Chris. -E’ la mia protetta: stava combattendo contro un demone, per questo sono andato subito quando mi ha chiamato. E’ una ragazzina, ha solo diciotto anni ed è ancora inesperta- supplicò. -Dove si trova?- chiese Chris. Jack gli strinse la mano e glielo mostrò: il ragazzo orbitò via. -Chris aspetta!- gli gridò dietro Leo, ma lui era già sparito. Chris si ritrovò nel cimitero: era buio e una leggera foschia rendeva ancor più difficile la visuale; si guardò intorno cercando di percepire, più che vedere, la presenza di qualche forma di vita, umana o demoniaca. -Carol!- chiamò sottovoce. Non ci fu risposta: la ragazza doveva essere molto spaventata; vide un movimento dietro una delle lapidi e andò in quella direzione: una ragazzina dai capelli castani vi si era nascosta dietro e tremava per la paura. Non appena lo vide fece un gesto con le mani, forse nel tentativo di bloccarlo, ma non funzionò. -Ferma! Non sono un demone!- esclamò Chris, sollevato dal fatto che Carol non avesse provato invece a farlo esplodere. -Chi sei, allora?- chiese lei. -Mi chiamo Chris: sono un angelo bianco! Mi ha mandato Jack-. -Jack?! Sta bene?-. -Sì, gli Anziani lo hanno curato. Vieni, ti porto da lui- disse allungando una mano. Carol esitò: -Se sei davvero un angelo bianco perché non ti ho bloccato?-. -E’ una lunga storia. Ma ora dobbiamo andare prima che arrivi quel demone a cui davi la caccia-. La ragazza riflettè un istante sulle alternative e fece per stringergli la mano ma, in quel momento, si udì una risata che echeggiò per tutto il cimitero. -Bene bene- disse una voce –A quanto pare non solo i morti frequentano questo posto-. Chris e Carol si guardarono intorno e finalmente videro un giovane vestito di nero come la notte, un ghigno dipinto sul volto. -Chi sei?- chiese Carol, troppo spaventata per fare qualunque cosa. -Povera, giovane streghetta- la burlò lui –Non è te che voglio, ma il tuo amico- rispose. -Sei tu che stai dando la caccia agli angeli bianchi, non è vero?- chiese Chris. -Perspicace…d’altra parte è questo che facciamo noi angeli neri…-. -Un angelo nero?- esclamò Carol, con voce tremante. -Esattamente. Vedo che hai ancora molto da imparare! Potrei insegnarti molte cose ma prima lascia che mi presenti: io sono Lu-. -Lu? Vuoi dire Lucifer?- esclamò Chris, con un misto di sconcerto e timore. Improvvisamente ricordò quel nome, Leo gliene aveva parlato quando era bambino: ora era tutto chiaro. -Dunque mi conosci, ragazzino- sorrise. -Ho sentito parlare di te-. -Beh, mi spiace non avere il tempo per conoscerci meglio ma…vedi, ho una missione da compiere…-. Un istante dopo, una balestra comparve nella sua mano, una freccia già incoccata: si preparò a tirare ma, prima che potesse farlo, Chris la scagliò lontano con un gesto del braccio. -Come diavolo…?!- esclamò Lu preso alla sprovvista. Prima che potesse reagire, Chris prese la mano di Carol e orbitò via.
Pensò fosse meglio portarla dalle sorelle: Carol era talmente spaventata che aveva bisogno del conforto di altre streghe! Una volta lì, chiamò Leo. -Cosa diavolo ti è saltato in mente di andartene via da solo?!- esclamò questi non appena si fu materializzato. -Non mi serve la scorta!- protestò Chris, poi si rivolse alle sorelle –Credo che Carol abbia bisogno del vostro aiuto-. Phoebe si precipitò dalla ragazza che se ne stava in un angolino, tremante. -Vieni, tesoro, siediti- le disse dolcemente conducendola verso una delle poltrone. -Ho scoperto chi è l’angelo nero che ci dà la caccia- continuò Chris. -Come? L’hai incontrato?- chiese Paige. -Ci ha attaccato poco dopo che ho trovato Carol-. -Maledizione! Te l’avevo detto che era pericoloso farsi vedere in gito!- lo rimproverò Leo, furioso. -Sono vivo- replicò lui, allargando le braccia. -Sei un incosciente!-. -Fatela finita, voi due!- intervenne Piper –Chris,stavolta sono d’accordo con tuo padre ma, visto che non gli hai dato retta, dicci cosa sai di questo angelo nero-. -Si fa chiamare Lu, come “Lucifer” ma, ovviamente, non è il suo vero nome- spiegò –Una volta era un angelo bianco: è stato cacciato per aver ucciso un uomo in un attacco di rabbia; e da allora è diventato un angelo nero. Un po’ come la storia di Lucifero, per questo si fa chiamare così-. -Esiste ancora nel futuro?- chiese Paige. -No. Viene usato come spauracchio per i bambini, del tipo “se non fai il bravo arriva l’uomo nero”- fece un sorrisetto. -Quanti angeli bianchi ha ucciso?- chiese Leo. -Non lo so-. -Come è stato sconfitto?- chiese Phoebe. -Come tutti gli angeli neri, credo-. -Avanti, devi sapere qualcosa di più, se nel futuro è stato sconfitto!- esclamò Leo. -Non me lo ricordo!- ribattè Chris –E’ stata l’unica storia che tu mi abbia mai raccontato e avevo cinque anni!-. -D’accordo, adesso basta!- disse Piper –Troveremo un modo. Intanto dobbiamo pensare a Carol-. -Vorrei vedere Jack- disse timidamente lei. -Jack sta bene, ma rimarrà con gli Anziani per un po’-. -Non c’è qualcuno da cui puoi andare?- chiese Paige. -Potei andare da mia zia: è una strega anche lei ma vive in Texas-. -Ti ci porto io- si offrì Chris. -Non so davvero come ringraziarti: se non fosse stato per te, quell’angelo nero o il demone mi avrebbero uccisa-. -Figurati- rispose lui allungando una mano. Un secondo dopo i due sparirono.
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